domenica 14 gennaio 2018

Murakami Haruki, “1Q84” ed. 2011

                                                      Voci da mondi diversi. Asia
 love story
il libro ritrovato

Murakami Haruki, “1Q84”
Ed. Einaudi, trad. Giorgio Amitrano, pagg. 718, Euro 20,00

  Si è già parlato tanto, al momento in cui ne scrivo, dell’ultimo romanzo di Murakami Haruki e mi pare impossibile riuscire a dire qualcosa di nuovo o di diverso. Ci proverò, perché, dopotutto, non esiste ‘un’ romanzo che tutti leggono ed è uguale per tutti. ‘Quel’ romanzo è in realtà tanti romanzi diversi quanti sono i suoi lettori- e ciò è più che mai valido per un libro sfaccettato come quello dello scrittore giapponese.
    Iniziamo dal titolo stuzzicante, quasi ci ponesse esso stesso una domanda sul suo significato, giocando sul fatto di contenere già, dentro di sé, la domanda. “1Q84”, in cui la lettera Q sta per question mark, punto interrogativo. Le vicende dei due protagonisti, Aomame e Tengo, si svolgono in realtà nel 1984 (è chiaro il riferimento al mitico “1984” di Orwell). Un attimo: si svolgono realmente nel 1984? Oppure nel 1Q84 che non è affatto un anno parallelo in un mondo parallelo, ma una ramificazione del 1984 che non esiste più? Ad un certo punto, all’inizio, Aomame, chiusa in un taxi bloccato in un ingorgo di traffico sulla tangenziale di Tokyo, aveva chiesto al tassista di farla scendere ed aveva utilizzato una scala di emergenza che lo stesso autista le aveva indicato: ecco, era là che era avvenuto per lei una sorta di scambio di binario che l’aveva trasportata nella nuova dimensione temporale caratterizzata da due lune nel cielo. Che lei aveva notato, mentre i più neppure se ne accorgono, continuando a vivere in quello che ‘pensano’ sia il 1984.

    Anche le due storie di Aomame e Tengo sembrano scorrere parallele, proprio come i due anni. Poi ci accorgiamo, però, che non è così. Sembrano non avere nulla in comune e poi succede, invece, come nei vasi comunicanti, che stranamente schegge di una storia scivolano dentro l’altra, la seconda luna verde entra anche nella visuale di Tengo, la Sinfonietta di Janáček- che veniva trasmessa alla radio sul taxi di Aomame- scorre come una colonna sonora lungo tutto il libro. E i Little People fanno capolino nella vita di Tengo, e poi in quella di Aomame, ma, prima di tutto, nel romanzo dentro il romanzo, “La crisalide d’aria”.
Riprendiamo da capo, cercando di fare uno schema, di introdurre i personaggi per lasciarvi poi scoprire la profondità delle loro storie. Aomame è sulla trentina, il fisico asciutto da istruttrice in un circolo sportivo. E’ single e, per le sue avventure sessuali, predilige uomini non giovani e un po’ calvi. Ha un’altra attività segreta: uccide su commissione. Usa una tecnica personale che non lascia traccia. Per più di un aspetto ci fa pensare alla mitica Lisbeth Salander di Stieg Larsson, questa androgina Aomame che toglie di mezzo gli uomini che odiano le donne- quelli che usano violenza contro mogli e amiche, o che stuprano le bambine. L’ultimo incarico che riceve è di spingere ad altra vita il carismatico capo di una setta religiosa…

     Pure Tengo è sulla trentina. Insegna matematica, scrive ma senza grande successo. Finché riceve l’incarico di riscrivere il libro di una giovanissima esordiente, “La crisalide d’aria”, che ha buone possibilità di vincere un premio letterario se solo fosse scritto in forma migliore. Un libro affascinante nella sua stranezza, sospeso tra realtà e irrealtà. Tuttavia l’autrice asserisce che è tutto reale, anche i Little People che appaiono nel libro. Chi è, da dove viene, perché non sta più con i genitori la diciassettenne Fukaeri che ammette di aver dettato il libro ad un’amica perché dislessica? E perché deve scomparire dopo il successo ottenuto dalla pubblicazione del suo libro? L’atmosfera si carica di pericolo, è come se cumuli di elettricità si addensassero su Tokyo per scaricarsi poi in un fortissimo temporale: i Little People sono padroni anche degli elementi atmosferici?
Di certo sembrano forzare una convergenza delle linee parallele delle vite di Aomame e di Tengo, perché “1Q84” è, tra le tante altre cose e forse prima di tutto, una straordinaria storia di un amore romantico, per quanto strano possa apparire, e anche, semplicemente, un libro che parla di amore in tante forme, pure di stravolgimenti d’amore, di vittime di un mal inteso amore. Un libro sottilmente inquietante, molto bello, che termina con la risoluzione di Tengo, “Troverò Aomame”.
Attendiamo il seguito per sapere se ci riuscirà, e in quale mondo e in quale tempo.

la recensione è stata pubblicata su www.stradanove.net





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